Fisco Oggi, la rubrica telematica dell’Agenzia delle Entrate, ha chiarito quale possa essere la sorte del Bonus Mobili in caso di vendita dell’immobile.
In particolare, alla domanda se il bonus mobili segua la cessione delle rate residue di detrazione per gli interventi di ristrutturazione, il Fisco ha spiegato che tale beneficio non vive di alcun automatismo e che pertanto non passa automaticamente all’acquirente, anche se quest’ultimo ha beneficiato del trasferimento del bonus ristrutturazione. Dunque, rispetto a quanto accade per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, in caso di cessione dell’immobile oggetto di ristrutturazione il bonus mobili ed elettrodomestici non si trasferisce all’acquirente.
Secondo quanto sottolineato, tale situazione accade anche nell’ipotesi in cui con la cessione dell’immobile vengano trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Pertanto, a usufruire delle quote di detrazione non ancora utilizzate è il venditore dell’immobile, e non l’acquirente.
Cogliamo l’occasione per rammentare che il bonus mobili è un’agevolazione consistente nella detrazione Irpef del 50% di cui si può usufruire per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici che siano destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio, e come l’agevolazione sia stata prorogata anche per le spese sostenute fino al 2024.
Tuttavia, se la detrazione del 50% deve essere calcolata su un importo massimo di 10.000 per il 2022, il massimale scende a 5.000 euro per il 2023 e per il 2024.
Vai a leggere il nostro articolo per scoprire nel dettaglio il Bonus Mobili 2022: https://www.coopmuse.it/tutto-quello-che-ce-da-sapere-sul-bonus-mobili-2022/
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