Verifiche SCIA edilizia, sollecito possibile solo se vi è interesse

Secondo quanto afferma il Tar Calabria con la recente sentenza n. 630/2018 è legittimato a sollecitare le verifiche spettanti all’amministrazione nei confronti di una SCIA edilizia presentata da un’altra parte solamente il soggetto terzo che possa essere considerato “interessato”, nel senso che deve essere presente un suo interesse che muove e legittima l’intervento.
Il caso su cui si è espresso il Tar riguarda una società, titolare di un distributore di carburanti situato a 1,5 km di distanza da quello di un’altra società, che ha fatto ricorso al Tar per poter accertare l’illegittimità del silenzio dell’amministrazione dinanzi alle diffide formulate per l’esercizio dei poteri di inibizione e/o di annullamento in autotutela dei titoli autorizzativi sull’impianto di distribuzione di carburante di proprietà dell’altra società.
I giudici del Tar Calabria rigettano però il ricorso, sottolineando che “non essendo stata impugnata nei termini, insieme ai contestati titoli edilizi, il titolo commerciale (l’autorizzazione petrolifera) dell’impianto e non essendoci un’ipotesi di illegittimità derivata ad effetto caducante non potesse ravvisarsi, nella specie, il requisito legittimante della vicinitas “commerciale” e dell’interesse ad agire”.
Per il Tar la mancata impugnazione del titolo commerciale fa ritenere la carenza di interesse in capo alla società anche a chiedere che possa essere accertato che l’amministrazione, con il suo silenzio dinanzi alle diffide, sia venuta meno ai suoi obblighi.