Da qualche anno a questa parte gli istituti di credito applicano ai propri clienti tassi di interesse sempre più bassi, favoriti da condizioni interbancarie particolarmente di sostegno. Ne è derivato che chi vuole acquistare casa con un mutuo bancario, oggi come ieri può farlo con caratteristiche economiche quasi irripetibili, con valori di riferimento che consentono di ambire con buone possibilità a rate più sostenibili.

Con l’avvento del Covid-19, se possibile, le cose si sono radicate in misura ancora più convincente. I tassi di interesse non solo non hanno subito alcun rincaro, ma hanno spento qualsiasi tipo di velleità di rialzo, andando a instaurarsi su soglie minime storiche e rendendo sempre più conveniente le operazioni di acquisto casa con mutuo, o di surroga di un finanziamento già in corso di ammortamento.

A confermare tali impressioni sono le ultime analisi condotte durante l’estate da alcuni dei portali di comparazione finanziaria di riferimento in Italia, come Facile.it e Mutui.it, che hanno ribadito come i valori di tassi di interesse in estate siano rimasti estremamente bassi e, in buona parte dei casi, inferiori a quelli di inizio 2020.

Insomma, mentre ci avviciniamo con grandi passi verso l’ultima parte di questo faticoso 2020, val la pena confermare che abbiamo tra le mani una ghiotta opportunità per poterci indebitare a bassi tassi per acquistare la nostra prossima casa o, se si ha già un mutuo in corso di regolare rimborso, domandare un nuovo finanziamento per poter sostituire quello precedente.

Ricordiamo che la surroga, introdotta più di 10 anni fa con il c.d. Decreto Bersani, permette a tutti i mutuatari di poter “spostare” un mutuo da una banca all’altra, senza affrontare i costi legati alle nuove iscrizioni ipotecarie. L’operazione è infatti sostanzialmente gratuita per il mutuatario, che potrà dunque spostare tale rapporto di credito verso l’istituto di credito che proporrà le condizioni più convenienti.

Proprio per questo motivo le surroghe sono state ampiamente fruite nel corso degli ultimi anni, finendo con il trainare la crescita del comparto italiano dei mutui anche nei periodi di maggiore difficoltà. Ovvero, in quei periodi in cui le richieste di nuovi finanziamenti per il compimento di operazioni di acquisto scarseggiavano, complice la crisi del mercato immobiliare  della quale – peraltro – continuiamo a scorgere la lunga coda.

assi di interesse post Covid non solo non hanno subito alcun rincaro, ma si sono stabiliti su soglie minime storiche.Ma che cosa accadrà nel corso del 2021? I tassi mutui post Covid continueranno ad essere così convenienti?

A dare uno sguardo alle politiche monetarie delle banche centrali e ai comportamenti dei singoli istituti di credito, c’è da scommettere che anche il prossimo anno i tassi saranno destinati a rimanere in prossimità dei minimi storici. E, forse, sarà così anche nel successivo 2022.

Certo è che qualcosa potrebbe cambiare, nelle politiche delle singole banche, se il contesto macroeconomico dovesse divenire improvvisamente più favorevole. In quella ipotesi le banche potrebbero anche scegliere di incrementare lo spread applicato alle proprie operazioni di concessione creditizia, o di agire sotto il profilo commissionale per poter incrementare la marginalità delle transazioni.

Per quanto poi attiene la forma tecnica di tasso, al giorno d’oggi più del 90% delle operazioni di concessione sono caratterizzate dalla presenza di un tasso di interesse fisso. Difficile, d’altronde, è resistere alla tentazione di congelare l’onerosità della propria operazione di mutuo, stabilendo oggi un tasso certo per l’intera durata del piano di ammortamento del mutuo, a livelli minimi storici.

Le cose non dovrebbero cambiare anche nel corso dei prossimi due anni. I tassi di interesse fissi continueranno ad esercitare un’attrattività invidiabile, consentendo a tutti i mutuatari di poter fissare un importo delle rate che difficilmente tornerà ad essere così conveniente nel prossimo ciclo economico.