Il Ministero dell’Ambiente ha finalmente stanziato i fondi per poter favorire le attività di bonifica dell’amianto negli edifici pubblici e, soprattutto, nelle scuole e negli ospedali, individuati come immobili di priorità in tale iniziativa. Il “Piano di bonifica e rimozione dell’amianto” può dunque entrare nel vivo, e permettere ai 385 milioni di euro di fondi stanziati di poter incentivare le attività di cui sopra.

Ricordiamo che nel Piano sono stati individuati i soggetti che risultano essere beneficiari delle risorse (Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano), e le modalità di trasferimento. A loro volta, ai soggetti beneficiari è richiesto di individuare gli interventi da finanziare e di curarne la gestione, il controllo e il monitoraggio delle attività di realizzazione.

Dal canto suo, il Ministero è impegnato costantemente a garantire che i soggetti beneficiari ricevano ogni informazione utile per poter attuare correttamente gli interventi, soprattutto sul fronte della gestione, della verifica e della rendicontazione. E’ fondamentale, in questa ottica, sottolineare come gli interventi dovranno realizzarsi entro il 31 dicembre 2025.

La ripartizione dei fondi

I fondi sono stati ripartiti secondo i coefficienti di assegnazione regionale che sono già stati utilizzati all’interno del Fondo Sviluppo e Coesione.

Alla luce di ciò, a ottenere la parte più cospicua dei fondi è stata la Sicilia, con 107 milioni di euro, davanti alla Puglia con 745 milioni di euro e alla Calabria con 43 milioni di euro. Tra le regioni che hanno ottenuto meno fondi, la Valle d’Aosta con 800 mila euro, il Piemonte con 1,1 milioni di euro e la Provincia autonoma di Trento con 1,4 milioni di euro.