Il 2020 ha permesso ad alcune Regioni di rinnovare per l’intero esercizio il c.d. Piano casa, uno degli strumenti più efficaci per poter favorire la ripresa del settore edile. Non è un caso che il Piano casa sia sorto proprio per cercare di rispondere alla crisi che ha duramente colpito il comparto dell’edilizia, e che lo Stato – d’intesa con le Regioni – abbia predisposto una serie di disposizioni che hanno come finalità proprio quella di incentivare gli investimenti dei privati a miglioramento del patrimonio abitativo esistente.

Di seguito, Regione per Regione, abbiamo voluto riassumere i riferimenti normativi in vigore.

Proroghe Piano Casa

Cominciando dalle proroghe, le Regioni che hanno deciso di adottare tale decisione fino al 31 dicembre 2020 sono:

  • Abruzzo – Lr n. 3/2020;
  • Campania – Lr n. 27/2019;
  • Calabria – Lr n. 50/2018;
  • Marche – Lr n. 8/2018;
  • Molise – Lr n. 24/2017;
  • Puglia – Lr n. 55/2019 (leggi un nostro articolo di approfondimento);
  • Sicilia – Lr n. 28/2018;
  • Toscana – Lr n. 74/2018.

Una soluzione temporalmente intermedia è stata assunta dalla Sardegna, in cui il Piano casa è stato prorogato solo fino al 30 giugno 2020.

Intervento strutturale

In alcune regioni, invece, il Piano casa è divenuto strutturale. È il caso di:

  • Basilicata – Lr n. 11/2018;
  • Friuli Venezia Giulia – Lr n. 19/2009;
  • Lazio – Lr n. 7/2017;
  • Liguria – Lr n. 49/2009 e s.m.i.;;
  • Piemonte – Lr n. 16/2018;
  • Provincia autonoma di Bolzano – Delibera. n. 964/2014;
  • Umbria – Lr n. 1/2015;
  • Valle d’Aosta – Lr n. 24/2009;
  • Veneto – Lr n. 14/2019.

Dove non è applicabile

In alcune altre Regioni, invece, il Piano casa non è applicabile. Accade in Emilia Romagna, Lombardia e nella Provincia autonoma di Trento.