In seguito al nuovo DPCM del 27 Aprile 2020 che ha fissato il prossimo 04 Maggio come data di riapertura dei cantieri edili, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha disposto un nuovo protocollo con le misure da adottare per contrastare la diffusione del Coronavirus all’interno dei cantieri.
Seguendo le direttive dell’Autorità sanitaria, nel Protocollo sono indicate le operazioni per potenziare le misure precauzionali non solo per i lavoratori, ma anche per i titolari di cantiere, i subappaltatori e i subfornitori. L’attuazione di tali misure da parte del datore di lavoro è soggetta a verifica da parte dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Inail.
Il Protocollo stabilisce che;
- INFORMAZIONE: il datore di lavoro deve informare tutti i lavoratori e chiunque entri in cantiere sulle disposizioni delle Autorità consegnando e affiggendo dei cartelli ben visibili circa le misure adottate. In particolare si dovrà controllare la temperatura corporea, che non dovrà superare i 37,5°, a chiunque entri nel cantiere, che verranno rispettate ogni misura e che sarà mantenuta la distanza di sicurezza o che saranno utilizzati i dispositivi di sicurezza laddove le lavorazioni non consentano di rispettare la distanza;
- FORNITORI ESTERNI AI CANTIERI: al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente in cantiere, l’accesso dei fornitori esterni dovrà avvenire tramite percorsi predefiniti. Se possibile gli autisti dovranno rimanere a bordo del mezzo o per necessità di scarico/carico dovranno rigorosamente rispettare la distanza di un metro;
- PULIZIA E SANIFICAZIONE DEL CANTIERE: il datore di lavoro dovrà assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli spogliatoi e delle aree comuni;
- ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE: per cercare di ridurre i contatti, le imprese potranno riorganizzare il cantiere e il cronoprogramma anche prevedendo la turnazione dei lavoratori e una diversa programmazione degli orari del cantiere, soprattutto nei momenti di entrata e uscita;
- ESCLUSIONE DELLE PENALI: per tutte le imprese che hanno accumulato ritardi o inosservanze, il Protocollo individua delle ipotesi di esclusione dalle penali che sarà verificata dal coordinatore della sicurezza.
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