Chiunque abiti in un palazzo a più piani lo sa bene: non sempre il getto dell’acqua per gli usi quotidiani è sufficiente per il fabbisogno corrente.
Non è raro infatti trovarsi a fare la doccia con un getto dell’acqua appena sufficiente per un lavaggio delle mani ed è inevitabile che questo infastidisca i più.

Il problema appena descritto ( l’insufficiente pressione dell’acqua ) è un problema davvero comune per chi abita nei piani alti di un condominio e lo si risolve con l’installazione di un impianto autoclave

Perché è imprescindibile un’autoclave ad uso domestico

Per autoclave si intende l’impianto utile a incrementare la pressione dell’acqua in una determinata rete di distribuzione, come può essere per l’appunto quella di un palazzo di molti piani.

L’autoclave è composta da una pompa elettrica la cui accensione permette di spingere l’acqua nel serbatoio, nel quale si accumula l’acqua proveniente dalla rete idrica da utilizzare quando non è possibile disporre di quella erogata dalla rete di distribuzione

Il volume dell’aria compressa presente nel serbatoio tende ad incrementarsi, ogni volta che viene aperto un rubinetto,e di conseguenza avviene una leggera riduzione della pressione.

Questo è in termini molto semplificati il funzionamento dell’autoclave

Oltre all’esempio del palazzo di molti piani, in cui sovente la pressione dell’acqua non è sufficiente soprattutto per gli inquilini dei piani più alti,

esistono altri casi in cui installare un’ autoclave in casa diventa necessario.

E’ piuttosto comune infatti che lo stesso problema si presenti in abitazioni a due piani che presentano tubature lesionate o di cattiva qualità, con conseguenze inevitabilmente negative sulla pressione dell’acqua.

Non è raro inoltre che sia la rete idrica pubblica a non assolvere al meglio al suo “dovere” ( perdite d’acqua e malfunzionamenti vari) o semplicemente precise scelte di razionamento portano ad un insufficiente apporto d’acqua per l’uso domestico di molte abitazioni.