Il Consiglio di Stato, attraverso la sentenza n. 3889/2021, fa chiarezza sui loggiati chiusi tramite infissi che vengono installati in un secondo momento in un’area paesaggisticamente vincolata. Secondo il CdS, questa categoria di loggiato crea un nuovo volume abitabile e blocca la sanatoria paesaggistica.

Il caso in esame riguarda la proprietaria di un’abitazione che si trova in un edificio condominiale e che ricade all’interno di un’area paesaggisticamente vincolata. La proprietaria intendeva chiudere il loggiato dell’abitazione tramite degli infissi senza richiedere le necessarie autorizzazioni. In seguito, veniva presentata al Comune l’istanza per ottenere il permesso di costruire in sanatoria e, con il parere positivo della Soprintendenza, il Comune ne rilasciava l’approvazione.

Tuttavia, i proprietari del piano di sopra non erano d’accordo sulla chiusura del loggiato, poiché andava a creare un nuovo volume abitabile, violando la normativa comunale e paesistica. Decidevano, pertanto, di appellarsi al Tar, che accoglieva il ricorso. A questo punto, la proprietaria del loggiato richiedeva l’intervento del Consiglio di Stato, sostenendo che la concessione in sanatoria riguardava soltanto gli infissi installati sulle aperture del loggiato senza modificare l’aspetto paesaggistico e che il nuovo volume interessava solo l’apposizione degli infissi.

I giudici del CdS concordano con la decisione del Tar, ritenendo che la chiusura del loggiato tramite infissi genera un nuovo volume abitabile e, pertanto, non può essere rilasciata un’autorizzazione paesaggistica in sanatoria (art. 167, comma 4 del dlgs 42/2004). Il CdS chiarisce, infine, che mentre un loggiato esposto alle intemperie non costituisce nuovo volume, un loggiato chiuso da infissi costituisce a tutti gli effetti un vano abitabile in ogni condizione metereologica. Il ricorso della proprietaria del loggiato, quindi, non è accolto.