Gli esempi storici di “studiolo” come parte integrante della casa sono numerosi: da piccoli spazi dedicati al lavoro e alla cultura, lo studio diventa a partire dal XVI secolo un luogo segreto e prezioso, che ci racconta una grande storia e dove spesso la vita privata si fonde con quella professionale. Ma nonostante lo studio sia da sempre uno spazio utilizzato nel corso dei vari secoli, ai nostri giorni quando si parla di “lavoro da casa” (o Smart Working) si fa piuttosto fatica a trovare uno spazio riservato, dove poter lavorare in tutta tranquillità.

Questo succede perché le case odierne non sono più abituate all’idea della casa-ufficio, ma anche qui il design viene incontro alle nostre esigenze per ritrasformare gli spazi delle nostre case e renderli funzionali alle nostre necessità. Grazie alle novità del design, infatti, alcune stanze possono essere facilmente riallestite per aumentare la propria concentrazione e per facilitare lo svolgimento delle attività al computer.

Tra gli arredi di design per lo studio, un esempio è lo scrittoio Max di Antonio Citterio, della collezione Maxalto di B&B Italia, in apparenza una semplice scrivania che possiede in realtà un’incredibile versatilità, un arredo utile per trasformare una normale stanza in uno studio efficiente ed elegante. Altro elemento must have dell’odierna casa-ufficio è la poltrona Undecided di Raffaella Mangiarotti + Ikka Suppanen, realizzata per Manerba, un arredo indispensabile per unire la concentrazione alla comodità. Da citare, infine, è l’organizer Story Pinboard di Muuto, un elemento minimalista ma molto funzionale, utile per riporre i propri oggetti da lavoro e per ritrovarli con facilità.