Con provvedimento del 17 marzo 2022 l’Agenzia delle Entrate ha apportato alcuni interessanti chiarimenti sulla disciplina degli affitti brevi e, in particolar modo, sui nuovi obblighi che decorreranno dal prossimo anno, quando scatterà la necessità di comunicare al Fisco l’anno di locazione e i dati catastali dell’appartamento affittato. La comunicazione – si chiarisce ancora dalle Entrate – dovrà essere effettuata tramite i servizi telematici dell’Amministrazione finanziaria entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di stipula del contratto.
Stando ai dettagli forniti dal Fisco, l’obbligo interesserà anche i contratti di locazione che sono stati sottoscritti con l’intervento di intermediari immobiliari o di quegli operatori che gestiscono portali telematici, al fine di mettere in contatto chi è alla ricerca di un’abitazione per un breve periodo e chi la offre in affitto.
Ricordiamo che la disciplina riguarda i contratti di locazione non superiori a 30 giorni relativi a immobili a uso abitativo, sottoscritti da persone fisiche che operano al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, anche se includono servizi aggiuntivi come la fornitura di biancheria e la pulizia dell’appartamento. Ricadono in questa disciplina anche i contratti di sublocazione e di concessione in godimento a terzi, a titolo oneroso, a patto che siano stati stipulati da persone fisiche, direttamente o tramite intermediari immobiliari.
Per quanto concerne la ratio delle novità, il legislatore ha ritenuto opportuno ricondurre nelle comunicazioni anche i dati aggiuntivi di cui sopra al fine di individuare con maggiore precisione le caratteristiche del contratto e il periodo di locazione, oltre che identificare con maggiore precisione l’immobile nel caso di più contratti relativi ad uno stesso proprietario. Chiaro è, in sintesi, il riferimento alla necessità di effettuare le opportune verifiche sull’unità immobiliare sulla base del catasto edilizio urbano e degli intestatari dell’edificio.
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