Un recente studio condotto dall’Osservatorio SAIE, realizzato da Senaf su un panel di aziende che operano a più livelli nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica, ha rilevato la presenza di un forte ottimismo per il futuro a breve termine dell’intero comparto. Un ottimismo che sembra essere ben supportato dalle prestazioni degli ultimi mesi, e dalla centralità del settore nelle misure introdotte dal governo, dal Superbonus 110% al PNRR. Naturalmente, rimangono ancora alcune criticità da risolvere – come l’eccessiva burocrazia – ma, nel complesso, a prevalere è una buona fiducia.

Le assunzioni nel settore dell’edilizia

Tra i numerosi spunti di interesse nel dossier curato da SAIE spicca innanzitutto il fatto che il 75% delle aziende operanti nel settore si dichiari convinta di poter chiudere l’attuale quadrimestre in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ancora, il 61% delle imprese dichiara di voler assumere nuove figure professionali nello stesso frangente.

Spingendoci un po’ più in là nel tempo, l’84% delle aziende si aspetta di chiudere il 2021 con un segno positivo, e l’86% del campione afferma identico ottimismo, esteso però nel prossimo triennio.

Le principali preoccupazioni

Naturalmente, il fatto che vi siano ottimi segnali di ripresa non deve far passare in secondo piano quali siano le criticità che – secondo le stesse aziende – stanno frenando il potenziale di crescita del settore. Tra le principali, il dossier segnala il costo di acquisto delle materie prime (64%), la burocrazia e i tempi giudiziari in caso di controversia (61%), le incertezze normative (40%) e il costo della forza lavoro (36%).

Gli incentivi più apprezzati

Rileviamo infine come secondo il 60% delle aziende consultate gli incentivi siano una risorsa determinante se accompagnati da una riforma della burocrazia e dall’abbassamento del cuneo fiscale. In tale ambito, è il Bonus ristrutturazione ad essere l’incentivo preferito dalle aziende (74%), davanti all’Ecobonus (69%) e al Superbonus 110% (68%).

Tra gli aspetti di dettaglio maggiormente apprezzati ci sono poi lo sconto in fattura e la cessione del credito ma, di contro, le aziende vorrebbero un iter burocratico più snello e rapido, una normativa più chiara e la proroga della scadenza del bonus.