Chi ha ristrutturato casa ma non ha ancora comprato i mobili o gli elettrodomestici, può ancora usufruire della detrazione Irpef del 50% per effettuare tale operazione. Ma cosa accadrà dal 2022?

Cos’è il Bonus Mobili

Prima di comprendere quali saranno le sorti del Bonus Mobili per il 2022, giova ricordare come si tratti di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (o A per i forni), purché destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Ricordiamo che può essere domandata solo da colui che realizza una ristrutturazione edilizia, e che i lavori devono essere iniziati dopo il 31 dicembre 2019. Per gli acquisti effettuati nel 2020, invece, è possibile usufruire della detrazione a patto che l’intervento di ristrutturazione sia iniziato in una data non anteriore al 1 gennaio 2019.

Come ottenere il Bonus Mobili

Ottenere il Bonus Mobili è molto semplice. È infatti sufficiente indicare in dichiarazione dei redditi le spese sostenute. Solamente il contribuente che usufruire della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio è tenuto a beneficiarne. Contrariamente ad altre forme di beneficio fiscale legato all’immobiliare, inoltre, non sono previste modalità alternative di fruizione, come lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Come cambia il Bonus Mobili 2022

Fin qui, uno sguardo al presente. Ma come cambia il Bonus Mobili 2022?

Stando a quanto è finora trapelato, la detrazione del 50% del Bonus Mobili 2022 sarà calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per le spese di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (e non più i precedenti 16.000 euro). La detrazione continuerà ad essere ripartita tra tutti i contribuenti aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.

Dunque, almeno in tal senso, il Bonus Mobili potrebbe cambiare abbastanza poco, subendo una sostanziale proroga per 12 mesi.