Il bonifico parlante con cui si effettua il pagamento dei mobili utili per arredare un immobile oggetto di lavori straordinari deve riportare una data precedente all’avvio degli stessi. Pena, evidentemente, l’impossibilità di beneficiare delle agevolazioni fiscali che sono previste per questo genere di acquisto.

A sancirlo è una nuova risposta da parte di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate, che non ammette eccezioni in tal senso, chiudendo ogni porta al contribuente che ha effettuato l’acquisto dei mobili per la casa precedentemente all’avvio dei lavori straordinari.

Più nel dettaglio, il contribuente evidenzia all’Agenzia di aver acquistato dei mobili con bonifico parlante antecedentemente all’acquisto di una caldaia, in sostituzione di quella presente nell’abitazione, domandando se si possa comunque usufruire del bonus mobili.

Il Fisco condivide tuttavia fin da subito come il bonus mobili ed elettrodomestici spetti ai contribuenti che hanno realizzato determinati interventi di recupero del patrimonio edilizio e usufruiscono della relativa detrazione. La sostituzione della caldaia è intervento che, riconducibile alla manutenzione straordinaria, è ben utile per beneficiare del bonus.

Tuttavia, una delle condizioni poste dalla norma per poter usufruire di questa agevolazione è che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione sia precedente la data in cui si acquistano i mobili. Nella fattispecie presentata dal contribuente, l’istante ha tuttavia acquistato e fatto installare la caldaia solamente dopo aver acquistato i mobili destinati all’arredo dell’abitazione e, proprio per questo motivo, non potrà usufruire dei bonus.