Tramite FiscoOggi, la propria rivista telematica, l’Agenzia delle Entrate ha risposto a un quesito posto da un contribuente sulla possibilità che possa beneficiare della detrazione per spese di ristrutturazione e del bonus mobili anche un convivente dell’intestatario dell’immobile.
Ebbene, nel proprio riscontro le Entrate chiariscono come le detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio possano essere usufruite anche dai familiari conviventi del possessore o del detentore dell’immobile, e cioè il coniuge, i parenti entro il terzo grado e i parenti affini entro il secondo grado. È naturalmente necessario che i parenti sostengano effettivamente le spese e che siano contemporaneamente intestatari sia delle fatture che dei bonifici di pagamento.
Con l’occasione, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che per poter avere accesso all’agevolazione fiscale di cui al bonus mobili è necessario beneficiare anche delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, sia sulle singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, a patto che siano residenziali.
Detto ciò, le Entrate rammentano anche come l’agevolazione sia spettante sia nelle ipotesi di acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (purché nuovi e di classe non inferiore alla A+), destinati ad arredare l’immobile su cui sono stati effettuati dei lavori di ristrutturazione.
Le Entrate ricordano altresì come per poter validamente ottenere il bonus è necessario che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione sia precedente alla data di acquisizione dei beni.
Pertanto, alla domanda posta, “Eseguirò dei lavori di ristrutturazione su un appartamento di proprietà di mio padre con il quale convivo nella stessa casa. Anche se le pratiche sono intestate a lui, posso detrarre io le spese di ristrutturazione e quelle per l’acquisto di mobili?”, la risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata positiva, a patto che si rispettino i requisiti che sopra abbiamo avuto brevemente modo di riassumere.
Buongiorno. Svrei alcune doma da da porle.
Se acquisto oggi i mobili e l’anno prossimo cessa il rapporto di convivenza si perde il rimborso?
Quali documenti vanno esibiti in Dichiarazioni dei redditi?
Basteranno i bonifici ovvero ricevute di pagamento elettroniche?
La ringrazio anticipatam.
Buongiorno, anche se venisse a mancare il rapporto di convivenza potrà continuare a beneficiare delle detrazioni sulle spese sostenute nel periodo antecedente, a patto che, così come ricorda l’agenzia delle entrate “necessario che i parenti sostengano effettivamente le spese e che siano contemporaneamente intestatari sia delle fatture che dei bonifici di pagamento.“. Durante la redazione della dichiarazione dei redditi al fine della detrazione va esibita la fattura con allegata transazione tracciata (ricordo che per detto bonus i pagamenti disponibili sono solo Bonifico, Carta di Debito o Carta di Credito). Per rispondere all’ultimo quesito come scritto antecedentemente oltre al bonifico occorre anche la fattura di acquisto del bene. Buona Giornata.