Come era facilmente prevedibile, considerata l’evoluzione dello scenario pandemico, la Mostra Internazionale di Architettura è stata rinviata al 29 agosto 2020, con una pre-apertura fissata per il 27 e il 28 agosto. La data di chiusura è invece fissata per il 29 novembre.

 

La comunicazione è recentemente apparsa sui canali ufficiali della Biennale, nella quale si chiarisce come le nuove date siano la conseguenza delle recenti misure precauzionali in materia di mobilità assunte dai governi in un “numero crescente di Paesi del mondo”, e che finiranno con l’avere effetti importanti sul movimento delle persone e delle opere nelle prossime settimane. Un periodo che avrebbe impattato in misura evidente sull’avvio dell’allestimento di quella che è una manifestazione globale, coinvolgendo architetti e istituzioni di oltre 60 Paesi.

 

La situazione metteva a rischio, dunque, il rispetto delle regolari tappe di apertura. Ricordiamo infatti come originariamente la data di apertura fosse quella del 23 maggio, e come la qualità dell’organizzazione sarebbe stata pregiudicata dalla complessa situazione in atto. Un rinvio a breve termine è stato probabilmente valutato ma, altrettanto probabilmente, non è stato ritenuto essere efficace, valutato il numero e l’importanza dei soggetti coinvolti, oltre alla probabile assenza di molti di loro.

 

Proprio per questo motivo, si legge ancora nel comunicato ufficiale, la Biennale – sentito il curatore, Hashim Sarkis, e nel rispetto delle difficoltà dei Paesi partecipanti e degli architetti che erano stati invitati all’evento – ha deciso di posticipare l’inaugurazione al 29 agosto, riportando l’edizione 2020 della Biennale a una durata trimestrale da fine agosto a fine novembre.

 

Ad ogni modo, nonostante il rinvio, gli organizzatori sembrano essere convinti che non sarà tradito l’interesse e il richiamo internazionale della manifestazione, soprattutto alla luce dell’apertura quasi contestuale della 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica il 2 settembre.