Di recente la sentenza 26 aprile 2022, n. 369, del TAR Emilia-Romagna, Bologna, sez. II, offre un interessante chiarimento su cosa serva per realizzare un abbaino.

Nella fattispecie in esame, i giudici amministrativi ricordano come l’abbaino integri una parziale nuova costruzione, con aumento di volumetria e impatto sulla sagoma dell’edificio. Alla luce di ciò, la sua realizzazione è subordinata al rilascio del permesso di costruire. Evidentemente, precisano ancora i giudici del TAR, in qualità di costruzione, l’abbaino deve rispettare le distanze dagli altri fabbricati di cui al Codice Civile e al D.M. n. 1444/1968.

La posizione del TAR Emilia Romagna non è peraltro una novità. Sulla natura degli abbaini come nuove costruzioni si era infatti già espresso il Consiglio di Stato con la sez. VI, 16 luglio 2015, n. 3558, in cui si affermava che “viene in discussione un intervento il quale determina un mutamento di sagoma e un incremento di volumetria riconducibili alla tipologia d’intervento di cui all’art. 10, comma 1, lett. c) del d.P.R. n. 380/2001, con la conseguente creazione, a causa di un incremento volumetrico e di un’alterazione della copertura, di un organismo edilizio in parte diverso dal precedente”.

Dal canto suo, anche la Corte di Cassazione concorda sul fatto che l’abbaino è una nuova costruzione e non può dunque trattarsi di mera ristrutturazione. Afferma la sent. sez. II civile, sent. 17 febbraio 2017, n. 4255 che “nell’ambito delle opere edilizie, la semplice “ristrutturazione” si verifica ove gli interventi, comportando modificazioni esclusivamente interne, abbiano interessato un edificio del quale sussistano e rimangano inalterate le componenti essenziali, quali i muri perimetrali, le strutture orizzontali, la copertura, mentre si verte in ipotesi di “nuova costruzione”, come tale sottoposta alla disciplina in tema di distanze vigente al momento della medesima, quando la fabbrica comporti una variazione rispetto alle originarie dimensioni dell’edificio e, in particolare, comporti aumento della volumetria”.