È possibile usufruire del Sismabonus se la cubatura di una casa ricostruita in una zona a rischio sismico è aumentata rispetto al precedente fabbricato? A fornire un riscontro al quesito di un contribuente è stata l’Agenzia delle Entrate, che con risposta n. 409 dello scorso 10 ottobre 2019 ha elaborato un importante chiarimento.
Ricostruendo brevemente il caso, elaboriamo come il quesito sia stato avanzato da una ditta di costruzioni in zona sismica 2, la quale ha demolito quattro fabbricati per ricostruire, sulla stessa area, sette abitazioni unifamiliari. L’operazione ha generato un aumento di cubatura, come sancito dalla legge regionale. Non solo: il contribuente afferma che il progetto era stato autorizzato nel 2016, con variante nel 2017, ma di non possedere l’asseverazione, visto e considerato che nel 2016 non era necessaria.
L’Agenzia delle Entrate, esaminando il caso, afferma che chi acquista una casa da demolire e che ricostruisce in zona a rischio sismico allo scopo di ridurre i pregiudizi in caso di terremoto, può avere accesso al Sismabonus anche nell’ipotesi in cui la cubatura sia aumentata rispetto ai fabbricati preesistenti.
La risposta delle Entrate precisa inoltre come la società incaricata della realizzazione del progetto immobiliare possa garantirsi la detrazione relativa alle spese sostenute solamente se il permesso di costruire ha una durata antecedente il 1 gennaio 2017. Dunque, la detrazione non può essere usufruita nell’ipotesi di progetti immobiliari che sono realizzati a seguire di procedure avviate in precedenza.
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