Dallo scorso 30 giugno 2019 sono in vigore le nuove misure della Legge Crescita (legge 28 giugno 2019, n. 58). Cerchiamo di sintetizzarle nell’elenco che segue, riassumendo così le principali novità di interesse per le imprese, per i cittadini e per i tecnici operanti nel settore dell’edilizia e dell’energia.
- Superammortamento al 130%. Dal 1 aprile 2019 viene reintrodotto il superammortamento al 130% per l’acquisto di beni strumentali nuovi. Per i soggetti titolari di reddito di impresa, e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi, il costo di acquisizione viene maggiorato del 30%.
- Mini Ires. L’Ires per gli utili disponibili e reinvestiti viene rimodulata per il 2019 al 22,5%, per poi scendere al 21,5% nel 2020, al 21% nel 2021 e al 20,5% nel 2022.
- Deducibilità IMU. Viene incrementata gradualmente dal 40% al 70% la deducibilità IMU sugli immobili strumentali di imprese e lavoratori autonomi. Nel 2019 la deducibilità sale dal 40% al 50%, per poi passare al 60% nel 2020 – 2021 e al 70% dal 2022.
- Valorizzazione edilizia. Per poter incentivare il recupero di vecchi edifici viene previsto un regime di tassazione agevolata per quegli interventi che permettono di raggiungere classi energetiche elevate nel rispetto delle norme antisismiche: fermo restando il rispetto dei requisiti della norma, per le imprese che acquistano interi fabbricati per riqualificarli e rivenderli è previsto, fino al 31 dicembre 2021, l’applicazione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna.
- Esenzione Tasi. Dal 1 gennaio 2022 viene prevista l’esenzione dal pagamento della Tasi sugli immobili che sono costruiti o destinati dall’impresa costruttrice alla vendita.
- Agevolazioni al settore edile. Le pmi operanti nel settore edile, in difficoltà, e i titolari di crediti certificati nei confronti delle pubbliche amministrazioni, potranno accedere al Fondo di garanzia per le pmi, che copre un importo massimo dell’80% delle esposizioni alla data dell’11 febbraio 2019, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro.
- Sisma bonus. Vengono estese le detrazioni previste per gli interventi di rafforzamenti antisismico realizzati con demolizione e ricostruzione di interi edifici, anche all’acquirente delle unità immobiliari, ricomprese nelle zone classificate a rischio sismico 2 o 3. Il bonus vale su una spesa non superiore a 96.000 euro, con aliquota del 75% in caso di passaggio a una classe di rischio inferiore, o 85% nel caso di passaggio a due classi di rischio inferiore.
- Fondo garanzia prima casa. Il fondo viene supportato con 100 milioni di euro per il 2019. Viene ridotta all’8% (dal 10%) la percentuale minima del finanziamento da accantonare a copertura del rischio.
Altre novità, qui consultabili, riguardano la Nuova Sabatini, la messa in sicurezza delle scuole, il Fondo salva opere.
Scrivi un commento