L’Agenzia delle Entrate, con risposta n. 245/2019 a un interpello da parte di un contribuente, ha chiarito che l’elenco contenuto nell’Allegato II del d.lgs. n. 49/2014 è esemplificativo e non esaustivo. È dunque possibile detrarre le spese di altri grandi elettrodomestici, all’interno della disciplina del c.d Bonus Mobili, anche se non sono presenti in tale lista, purché appartenenti alla classe energetica maggiore, più alta.

Ricordiamo infatti come nel decreto si legga che “è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le ulteriori spese documentate sostenute nell’anno 2019 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”.

Dunque, il Fisco chiarisce che l’elenco è solo esemplificativo, e che nella fattispecie oggetto di interpello può ben rientrare nei grandi elettrodomestici che forniscono diritto alla detrazione anche le lavasciuga di classe energetica A, ovvero la classe che indica la massima efficienza energetica.

Ricordiamo che la legge di Bilancio n. 145/2018 ha confermato per il 2019 la possibilità di acquistare mobili e grandi elettrodomestici, usufruendo della detrazione del 50% da calcolarsi su un importo complessivo non superiore a 10.000 euro. Non è ancora chiaro, anche in virtù delle recenti vicissitudini politiche, se tale Bonus possa essere o meno rinnovato nel corso del 2020.

Per il momento, e fino al 31 dicembre 2019, la detrazione spetta tuttavia a mobili nuovi e grandi elettrodomestici, ivi compresa la spesa per il trasporto e per il montaggio dei beni acquistati, purché i pagamenti siano effettuati con modalità tracciabili, ovvero bonifici bancari o postali ordinari, carte di credito e carte di debito. Qualora il pagamento sia disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello predisposto per le spese di ristrutturazione edilizia.