Come Calabria, Campania, Piemonte e Basilicata, anche il Lazio con delibere della giunta regionale n. 12 e n. 19/2019, ha scelto di adottare nuovi provvedimenti sull’equo compenso e spettanze professionali.
In particolare, con la delibera n. 12/2019 viene stabilito che “la pubblica amministrazione, in attuazione dei principi di trasparenza, buon andamento ed efficacia delle proprie attività, garantisce il principio dell’equo compenso in relazione alle prestazioni rese dai professionisti”. La delibera stabilisce vessatorie quelle clausole del contratto di prestazione d’opera che permettono al committente di pretendere delle prestazioni aggiuntive a titolo gratuito, con l’obiettivo di tutelare tutti i professionisti che prestino le proprie attività in favore della regione Lazio.
Con la delibera n. 19/2019, invece, la giunta ha rettificato la precedente deliberazione, estendendo a tutti i professionisti la disciplina dell’equo compenso, e non solamente a chi esercita professione forense.
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