Videosorveglianza sui luoghi di lavoro: possibile dietro motivazioni da indicare nel DVR

Installare sistemi di controllo a distanza all’interno dei luoghi di lavoro è possibile, a patto che la richiesta di autorizzazione del datore di lavoro all’INPS riporti in maniera precisa e circostanziata quali sono i motivi che determinano l’installazione ai fini della prevenzione del rischio di salute e sicurezza sul lavoro, corredate da apposita documentazione di supporto (DVR).

A compiere il chiarimento di cui sopra è l’Ispettorato nazionale del lavoro, con circolare n. 302/2018, che indica come:

“…va sottolineato che l’oggetto dell’attività valutativa, in fase istruttoria, consiste in un analitico esame delle motivazioni che giustificano e legittimano l’utilizzo di strumenti dai quali derivi la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori nonché della correlazione tra le modalità di impiego di tali strumenti e le finalità dichiarate. Si ritiene che, nel caso di richieste di autorizzazione legate ad esigenze di “sicurezza del lavoro”, vadano puntualmente evidenziate le motivazioni di natura prevenzionistica che sono alla base dell’installazione di impianti audiovisivi e altri strumenti di potenziale controllo a distanza dei lavoratori corredate da una apposita documentazione di supporto…”

In aggiunta a quanto sopra, la circolare specifica come l’istanza dovrà allegare anche gli estratti del DVR, da cui risulti che l’installazione degli strumenti di controllo a distanza sia una misura necessaria, e adeguata, per poter ridurre i rischi di salute e di sicurezza cui sono esposti i lavoratori. Diventa pertanto decisiva l’indicazione delle motivazioni di supporto all’interno del documento di valutazione dei rischi.