Lo scorso 30 dicembre è divenuta operativa la legge regionale per la tutela dei compensi professionali, recante “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all’evasione fiscale” (l.r. 29 dicembre 2019, n. 59). Ma che cosa cambia con questa normativa?

La norma ha come obiettivo principale – come avviene in altre parti d’Italia – la tutela delle prestazioni professionali, prevedendo che la presentazione dell’istanza autorizzativa o di una istanza ad intervento prevista da norme e regolamenti regionali, provinciali e comunali, sia corredata anche dalla lettera di affidamento dell’incarico sottoscritta dal committente, insieme alla fotopia di un documento di identità.

L’amministrazione, al momento di rilascia l’atto autorizzativo, o di ricevere le istanze ad intervento diretto, acquisisce l’autodichiarazione del professionista sottoscrittore degli elaborati progettuali, che attesta il pagamento delle correlate spettanze da parte del committente.