La recente sentenza n. 27993/2020 da parte della Corte di Cassazione chiarisce che la manutenzione degli immobili abusivi è considerata reato, perché va a determinare una sostanziale ripresa dell’attività criminosa, e ciò anche quando si tratta di interventi di manutenzione ordinaria.

Nelle loro valutazioni, gli Ermellini richiamano altresì alla memoria le recenti sentenze Cass. n. 48026/2019 e n. 38495/2016, secondo cui in tema di reati edilizi, qualsiasi intervento che viene effettuato su una costruzione realizzata abusivamente, ancorché l’abuso non sia stato represso, costituisce una ripresa dell’attività criminosa originaria, che integra un nuovo reato, anche se consiste in un intervento di manutenzione ordinaria.

Riflessioni che sono integralmente riprese nella sentenza ora in commento, con la Suprema Corte che ha dato ragione al P.M. contro un proprietario di un terreno il quale – secondo l’accusa – avrebbe realizzato degli interventi di adeguamento di una pista di motocross per gare di tipo agonistico, con lunghezza pari a 1.100 metri e larghezza pari a 34 metri, intervenendo così su una pista illegittima, realizzata nel 1992 in assenza di un titolo valido autorizzativo.

Per gli Ermellini la valutazione del giudice per le indagini preliminari avrebbe dovuto concernere la qualificabilità delle opere eseguite, e non tanto la tipologia delle opere stesse. Tale evidenza avrebbe dovuto richiedere un accertamento puntuale sul rispetto della legittimità del titolo rilasciato nel 1992 dal Comune, su quella che era un’area con destinazione agricola.

Peraltro, con la sentenza, e in relazione all’attività esercitata, il giudice evidenzia come oltre al reato ex art. 659 cp, la Corte di Cassazione critichi la valutazione del giudice come l’assenza di misurazioni tecniche dei rumori, sottolineando come ai fini della configurabilità della contravvenzione di cui all’art. 659 cp, l’attitudine dei rumori a disturbare il riposo o le occupazioni delle persone non debba essere necessariamente accertata attraverso una perizia o una consulenza tecnica.