Forse c’è una buona notizia per tutti coloro i quali stanno valutando se installare o meno delle vetrate panoramiche sul proprio balcone e sono indecisi se farlo poiché temono di dover ricorrere al permesso di costruire.
Se infatti la recente sentenza del Consiglio di Stato n. 7024/2022 ha ritenuto che l’installazione di vetrate panoramiche sia un intervento soggetto a permesso di costruire, è anche vero che una recente proposta di emendamento in sede di DDL di conversione del d.l. Aiuti Bis vorrebbe modificare il Testo Unico Edilizia per inserirle tra gli interventi in edilizia libera.
In particolare, l’emendamento, all’articolo 6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, dopo la lettera b, intenderebbe aggiungere la seguente:
‘b-bis) gli interventi di realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, cosiddette VEPA, dirette ad assolvere funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, di parziale impermeabilizzazione delle acque meteoriche, dei balconi aggettanti dal corpo dell’edificio o di logge rientranti all’interno dell’edificio, purché tali elementi non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente reazione di volumi e di superfici, come definiti dal Regolamento Edilizio Tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile. Tali strutture devono favorire una naturale micro-areazione che consente la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici ed avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche”.
Il via libera all’emendamento potrebbe portare un’importante innovazione oltre che un atteso chiarimento sull’installazione (spesso controversa e ricca di opposizioni) delle vetrate panoramiche.
Sicuramente desiderosa di buone notizie è l’Associazione ASSVEPA (Associazione Italiana Vetrate Panoramiche amovibili a risparmio energetico), che in una recente lettera a firma del suo presidente, Vito Chirenti, ha precisato che le vetrate panoramiche non costituiscono alcun aumento di cubatura contrariamente a quanto previsto dal Consiglio di Stato, ma solamente un cuscinetto termico che consente di ridurre di circa la metà le dispersioni del calore e fa risparmiare il 50% sui costi di riscaldamento senza creare nuova volumetria, senza modificare la destinazione d’uso e senza modificare le linee architettoniche e edili preesistenti.
Bisognerà ora comprendere se la votazione sul DDL porterà o meno a un esito positivo.
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