Da alcuni mesi è in vigore la necessità di presentare la dichiarazione di successione in formato elettronico. Non è questa, però, l’unica novità che emerge in seguito ai recenti interventi di legge: cerchiamo di fare chiarezza su questo tema ricorrente.

Quote di ripartizione. Nel nuovo modello di dichiarazione di successione, ogni bene che ricade nell’asse ereditario viene ora accompagnato a dei quadri che richiamano agli eredi / legatari con la quota devoluta a ciascuno di essi, migliorando così la trasparenza nella lettura del documento (in precedenza, non venivano indicati i riferimenti all’erede / legatario).

Modalità di pagamento. Alcune novità sembrano riguardare anche le modalità di pagamento. In seguito all’introduzione della dichiarazione telematica, il prospetto di liquidazione viene ricompreso all’interno della dichiarazione, e sarà verificato al momento della ricezione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Dunque, se non sono presenti degli errori formali, sarà il Fisco a effettuare un prelievo direttamente sul conto corrente di uno degli eredi, o del professionista che ha redatto la dichiarazione.

Autocertificazioni. Con il modello telematico della dichiarazione di successione è possibile eseguire direttamente sullo stesso eventuali autocertificazioni per casi particolari (si pensi all’agevolazione per la prima casa) senza pertanto necessità di ulteriori documentazioni.

Volture catastali. Infine, per quanto attiene le volture catastali, salvo il caso in cui non si scelga di procedere in senso contrario, saranno eseguite automaticamente dall’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni, senza che si debba presentare ulteriore pratica catastale. Le spese per la produzione delle volture verranno contemplate all’interno della liquidazione.