Per poter installare un ascensore in condominio non è necessario il permesso di costruire. A rammentarlo, seguendo il recente orientamento giurisprudenziale, è stato il TAR Campania, con sentenza n. 4025/2019, secondo cui l’installazione di un ascensore in condominio consiste nella realizzazione di un volume tecnico necessario per poter apportare un’innovazione allo stabile, e non rappresenta dunque una costruzione in senso stretto.

Ricordiamo che il caso su cui si sono espressi i giudici campani (qui il download della sentenza, in formato pdf), verteva sull’interpretazione del d.m. n. 236/1989, recante “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”, e in particolare sull’applicazione di tale disciplina per le sole nuove costruzioni, o anche per quelle preesistenti.

I giudici chiariscono subito che la disciplina è applicabile a ciascun immobile, considerato peraltro che nel suo tenore letterale, e in particolar modo nel passaggio all’art. 8.1.12 lett. c), parla apertamente di “adeguamento” (un termine che non avrebbe certamente rilievo se il legislatore avesse voluto intendersi solamente ai fabbricati di nuova realizzazione), e che all’art. 2 lett m) si fa poi riferimento agli “spazi costruiti”, a ulteriore chiarimento delle intenzioni disciplinari.

Il TAR sottolinea poi che questa disciplina è l’unica normativa dedicata all’installazione degli ascensori, mancando ogni riferimento al tema nel corpus normativo sull’edilizia. Citando il più recente indirizzo giurisprudenziale, viene dunque chiarito che l’installazione di un ascensore in condominio non richiede il permesso di costruire.

Infine, i giudici sottolineano come la normativa di cui al citato d.m. sia peraltro derogabile, ad esempio richiedendo all’autorità preposta la realizzazione al di sotto delle dimensioni minime prescritte, premunendosi di titolo autorizzatorio di competenza ministeriale.